Infortunio sul lavoro: definizione, obblighi e gestione efficace

Infortunio sul lavoro: definizione, obblighi e gestione efficace

Infortunio sul lavoro: cos’è davvero? Un infortunio sul lavoro è qualsiasi evento traumatico che accade per causa violenta in occasione di lavoro e provoca la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità temporanea al lavoro per più di tre giorni. In altre parole, se un dipendente subisce un danno fisico o psichico mentre svolge attività lavorative, l’evento va segnalato e gestito secondo regole precise.

Per un imprenditore, sapere come riconoscere, denunciare e gestire un infortunio sul lavoro non è solo un obbligo di legge: è una responsabilità verso chi lavora e un’arma di difesa contro rischi e sanzioni. L’infortunio sul lavoro è regolato dal Testo Unico D.P.R. 1124/1965 e dalla normativa INAIL, che tutela i lavoratori e definisce i passaggi obbligatori per le aziende.

Cos’è un infortunio sul lavoro

Si parla di infortunio sul lavoro quando un lavoratore subisce un danno per una causa violenta (come una caduta, un urto, un’esposizione improvvisa a sostanze nocive) durante l’orario di lavoro o nello svolgimento di attività lavorative. Non rientrano in questa categoria le malattie professionali, che sono causate da esposizioni prolungate e non da eventi improvvisi.

Obblighi per il datore di lavoro

  • Comunicazione immediata all’INAIL: entro 2 giorni dall’evento (o dal ricevimento del certificato medico), il datore deve inviare la denuncia telematica di infortunio all’INAIL. Se l’infortunio è mortale o molto grave, la comunicazione va fatta entro 24 ore anche all’autorità di pubblica sicurezza.
  • Registrazione nel registro infortuni: anche se oggi il registro cartaceo non è più obbligatorio, la tracciabilità degli eventi deve essere garantita.
  • Conservazione della documentazione: certificati medici, comunicazioni, ricevute di invio vanno conservati per almeno 10 anni.

Cosa succede dopo la denuncia?

L’INAIL valuta la pratica e, se riconosce l’infortunio come avvenuto in occasione di lavoro, eroga l’indennità al lavoratore. L’azienda può essere chiamata a fornire ulteriori chiarimenti o documenti. In caso di omissioni o ritardi, il datore rischia sanzioni amministrative e penali.

Esempi pratici

  • Un operaio cade da una scala durante un intervento di manutenzione: l’evento è un infortunio sul lavoro.
  • Un impiegato scivola sulle scale dell’ufficio: anche questo è un infortunio, se avviene durante l’orario di lavoro.
  • Un lavoratore viene punto da un insetto mentre lavora all’aperto: se la puntura causa danni e assenza dal lavoro, si tratta di infortunio.

Differenze tra infortunio sul lavoro e malattia professionale

L’infortunio è un evento improvviso e violento, la malattia professionale è una patologia che si sviluppa nel tempo per esposizione a rischi lavorativi. Entrambi vanno segnalati, ma le procedure e le tutele sono diverse.

FAQ per imprenditori e datori di lavoro

Devo sempre denunciare un infortunio?
Sì, se comporta assenza superiore a tre giorni. Per eventi meno gravi, la comunicazione è comunque consigliata.
Cosa rischio se non denuncio?
Sanzioni amministrative e, in caso di infortuni gravi, anche penali.
Chi paga il lavoratore durante l’assenza?
L’INAIL copre la maggior parte dell’indennità, ma il datore di lavoro è tenuto a integrare secondo il contratto collettivo.
La copertura INAIL è automatica?
Sì, ma solo se i contributi sono regolarmente versati.

Storia e novità normative

La tutela contro gli infortuni nasce con la legge italiana di fine ‘800, ma il quadro attuale si basa sul Testo Unico del 1965 e sulle successive modifiche. Negli ultimi anni, la digitalizzazione delle denunce e la semplificazione dei processi hanno ridotto i tempi e aumentato la tracciabilità. Dal 2016, la denuncia è solo telematica.

Ultimi aggiornamenti

L’INAIL aggiorna periodicamente le modalità di denuncia e le tabelle delle indennità. È fondamentale consultare il sito INAIL per restare aggiornati su scadenze, importi e procedure.

Conclusioni

Gestire correttamente un infortunio sul lavoro significa proteggere chi lavora e difendere l’azienda da rischi e sanzioni. Sapere cosa fare, quando e come, è il primo passo per costruire un ambiente sicuro e sereno per tutti.