
Cos’è l’autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza? L’autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza è il permesso obbligatorio che ogni azienda deve ottenere prima di installare telecamere nei luoghi di lavoro, quando queste possono riprendere i lavoratori. Senza questa autorizzazione, l’imprenditore rischia sanzioni pesanti e la nullità delle prove raccolte tramite le immagini.
L’autorizzazione serve a tutelare la privacy dei dipendenti e a garantire che l’uso delle telecamere sia legittimo e proporzionato agli scopi aziendali, come la sicurezza o la tutela del patrimonio. Non basta una semplice informativa: serve un iter preciso, definito dall’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori e regolato anche dal Garante Privacy.
Quando serve l’autorizzazione e chi la rilascia
L’autorizzazione è obbligatoria ogni volta che le telecamere possono riprendere anche solo potenzialmente i lavoratori, sia negli ambienti interni che esterni. L’autorizzazione può essere rilasciata:
- Tramite accordo sindacale con le rappresentanze interne o territoriali, se presenti.
- Tramite autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro (oggi Ispettorato Nazionale del Lavoro, INL) se non ci sono rappresentanze sindacali.
Attenzione: installare telecamere senza autorizzazione è un illecito penale.
Iter pratico: come ottenere l’autorizzazione
- Verifica la presenza di rappresentanze sindacali in azienda.
- Prepara la documentazione: relazione tecnica, planimetria, motivazioni (es. sicurezza, tutela beni aziendali), policy privacy.
- Richiedi l’accordo sindacale o presenta domanda all’INL.
- Attendi il rilascio dell’autorizzazione prima di installare qualsiasi impianto.
Obblighi successivi all’installazione
- Informare in modo chiaro i lavoratori con cartelli e informative privacy.
- Limitare l’accesso alle immagini solo a personale autorizzato.
- Conservare le immagini solo per il tempo strettamente necessario (di norma massimo 24-48 ore).
Esempi pratici
Un’azienda installa telecamere all’ingresso per motivi di sicurezza: deve ottenere l’autorizzazione, anche se le telecamere non sono puntate direttamente sulle postazioni di lavoro. Se invece le telecamere sono solo in aree dove non transitano mai i lavoratori (es. magazzino chiuso), l’autorizzazione può non essere necessaria, ma serve sempre una valutazione caso per caso.
Differenze con altri adempimenti simili
Non confondere l’autorizzazione all’installazione con la semplice informativa privacy: la prima è un atto formale, la seconda è solo una comunicazione ai dipendenti. Diverso anche dall’autorizzazione per impianti di rilevazione presenze, che riguarda badge e timbrature.
FAQ – Domande frequenti
- Posso installare telecamere solo per controllare i clienti? Se anche solo potenzialmente riprendono i lavoratori, serve comunque l’autorizzazione.
- Quanto tempo ci vuole per ottenere l’autorizzazione? Dipende dalla complessità, ma in media 30-60 giorni.
- Posso installare telecamere fittizie? Anche le telecamere finte possono essere considerate strumenti di controllo e richiedere autorizzazione.
- Quali sanzioni rischio senza autorizzazione? Sanzioni penali fino all’arresto e multe fino a 1.549 euro per ogni violazione.
Storia e novità normative
L’obbligo nasce con lo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), ma è stato rafforzato dal GDPR e dalle linee guida del Garante Privacy. Negli ultimi anni, l’INL ha intensificato i controlli e le sanzioni per chi installa impianti senza autorizzazione. Nel 2023 sono state introdotte semplificazioni procedurali per le PMI, ma la sostanza non cambia: senza autorizzazione, le telecamere sono illegittime.