Malattia dipendenti 2025: cosa cambia per le piccole imprese

malattia dipendenti 2025: cosa cambia per le piccole imprese

Nel primo semestre 2025, l’Osservatorio statistico sul Polo unico di tutela della malattia ha pubblicato dati che ogni imprenditore dovrebbe conoscere. Il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia continua a impattare direttamente su chi crea valore ogni giorno: le piccole imprese. Analizziamo insieme i numeri, le tendenze e cosa significano davvero per chi gestisce un team tra i 5 e i 30 dipendenti.

Certificati di malattia: numeri in crescita, ma con sorprese

Nel primo semestre 2025 sono stati inviati 16,5 milioni di certificati di malattia, il 75,9% dei quali dal settore privato. Rispetto allo stesso periodo del 2024, c’è stato un aumento complessivo del 5%. Ma la crescita non è stata lineare: il primo trimestre ha visto un boom (+14%), mentre il secondo trimestre ha registrato una diminuzione del 6,3%. Queste oscillazioni, legate anche alla stagionalità, sono più marcate rispetto al passato.

  • Nord Italia: +15,8% di certificati nel primo trimestre
  • Sud Italia: +12,9%
  • Centro Italia: +11,1%
  • Donne: +14,7% rispetto agli uomini (+13,2%)
  • Giovani under 29: +18,3%

Giornate di assenza: impatto reale sulle imprese

Le giornate totali di malattia nel primo trimestre 2025 sono state circa 33,4 milioni nel settore privato, con un incremento del 7,3% rispetto al 2024. Ogni certificato ha comportato mediamente 4,5 giorni di assenza (erano 4,8 nel 2024). Nel secondo trimestre, invece, le giornate sono scese a 25,1 milioni (-3,8%), ma la durata media per certificato è salita a 5 giorni.

Per chi gestisce una piccola impresa, questi dati si traducono in una pressione concreta sulla produttività e sull’organizzazione del lavoro. Più assenze, più incertezza, più necessità di pianificare e reagire rapidamente.

Visite fiscali e controlli: cosa sapere

Nel primo trimestre 2025 sono state effettuate circa 223.000 visite fiscali, in lieve calo rispetto al 2024. Nel secondo trimestre sono risalite a 216.000 (+3,6%). Le visite possono essere richieste dall’azienda o disposte d’ufficio dall’INPS. Attenzione: il tasso di idoneità (cioè i casi in cui il lavoratore viene giudicato pronto a rientrare) è in calo, soprattutto per le visite d’ufficio.

  • Visite datoriali: i giorni di riduzione prognosi sono in aumento (da 3,3 a 4 giorni)
  • Visite d’ufficio pubbliche: da 4,2 a 6,2 giorni

Per i datori di lavoro privati, la possibilità di richiedere visite fiscali resta uno strumento, ma attenzione alle tempistiche e alle novità nei criteri di idoneità.

FAQ: domande frequenti dei piccoli imprenditori

Posso richiedere una visita fiscale per un dipendente in malattia?
Sì, puoi richiederla tramite i canali previsti dall’INPS. Ricorda che la visita può essere disposta anche d’ufficio.
Quanto durano in media le assenze per malattia?
Nel 2025, mediamente 4,5-5 giorni per certificato nel settore privato.
Ci sono differenze tra regioni o fasce d’età?
Sì, il Nord registra incrementi maggiori, così come i giovani under 29.
Cosa cambia per la gestione del personale?
Più assenze e più variabilità richiedono una pianificazione attenta e strumenti di gestione flessibili.
Le visite fiscali sono efficaci?
Il tasso di idoneità è in calo, quindi meno lavoratori vengono giudicati pronti a rientrare subito.

Cosa può fare un piccolo imprenditore oggi?

Monitorare costantemente le assenze, utilizzare gli strumenti di controllo disponibili e puntare su una gestione chiara e trasparente dei rapporti di lavoro. Le regole cambiano, i numeri oscillano, ma la difesa del tuo tempo e della tua impresa resta la priorità. Conoscere i dati è il primo passo per non farsi cogliere di sorpresa.

Fonte: Osservatorio statistico Polo unico di tutela della malattia, primo semestre 2025.

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