Il contratto di apprendistato professionalizzante è una tipologia di rapporto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Si tratta di uno strumento fondamentale per le aziende italiane che vogliono investire in nuove competenze, formare lavoratori su misura e accedere a vantaggi contributivi previsti dalla normativa.
In pratica, l'apprendistato professionalizzante permette di assumere giovani tra i 18 e i 29 anni (17 anni se in possesso di qualifica professionale), offrendo loro un percorso formativo strutturato sia in azienda che, se previsto, presso enti di formazione esterni. L'obiettivo è acquisire una qualifica professionale riconosciuta e, al termine del periodo di apprendistato, consolidare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Cos'è il contratto di apprendistato professionalizzante
Il contratto di apprendistato professionalizzante, disciplinato dal D.Lgs. 81/2015, è il principale strumento di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro italiano. Si distingue dagli altri tipi di apprendistato (per la qualifica e il diploma professionale, di alta formazione e ricerca) perché è pensato per l'inserimento lavorativo e la crescita professionale in azienda.
Come funziona e a cosa serve
Il contratto prevede un periodo di formazione "on the job" e, se previsto dal contratto collettivo applicato, anche formazione esterna. L'azienda deve garantire un tutor o referente aziendale che segua l'apprendista lungo tutto il percorso. Il programma formativo deve essere definito all'atto dell'assunzione e può essere personalizzato sulle esigenze aziendali e sulle competenze da acquisire.
Durante l'apprendistato, il lavoratore ha diritto a una retribuzione progressiva, inferiore rispetto a quella dei lavoratori già qualificati, ma in crescita nel tempo. Alla fine del periodo, se il rapporto non viene risolto, l'apprendista diventa automaticamente un dipendente a tempo indeterminato.
Vantaggi per le aziende
- Contributi ridotti per tutta la durata dell'apprendistato
- Possibilità di formare il personale secondo le proprie esigenze
- Inserimento di giovani motivati e aggiornati sulle ultime competenze
- Flessibilità nella gestione del rapporto di lavoro
Durata e limiti
La durata minima è di 6 mesi, quella massima è di 3 anni (5 anni per alcune professioni artigiane). Il limite di età è 29 anni non compiuti, salvo deroghe per alcune categorie (ad esempio, lavoratori in mobilità).
Adempimenti e obblighi
L'azienda deve:
- Predisporre un piano formativo individuale
- Designare un tutor interno
- Registrare la formazione svolta
- Rispettare le comunicazioni obbligatorie (assunzione, proroghe, trasformazioni)
Esempio pratico
Un'impresa artigiana assume un ragazzo di 22 anni come apprendista elettricista. L'azienda predispone un piano formativo, nomina un tutor e applica la retribuzione prevista dal CCNL per l'apprendistato. Dopo tre anni, il lavoratore ottiene la qualifica e il contratto si trasforma automaticamente in tempo indeterminato.
Differenze con altri contratti simili
- Contratto a tempo determinato: non prevede formazione strutturata né agevolazioni contributive così vantaggiose.
- Stage/tirocinio: non costituisce un vero rapporto di lavoro, non dà diritto a tutele piene e non è finalizzato all'assunzione.
- Altri apprendistati: quelli per la qualifica/diploma e per alta formazione sono destinati a studenti o laureati, non all'inserimento diretto in azienda.
FAQ sul contratto di apprendistato professionalizzante
- Si può licenziare un apprendista? Solo per giusta causa o giustificato motivo durante il periodo di apprendistato. Al termine, vale la disciplina ordinaria.
- Quali sono i contributi INPS? Ridotti rispetto agli altri contratti, con aliquote agevolate per l'azienda.
- Serve la formazione esterna? Dipende dal CCNL applicato. In molti casi è sufficiente la formazione interna.
- È obbligatorio il tutor? Sì, va indicato nel piano formativo.
- Che documenti servono? Piano formativo, comunicazione di assunzione, registri della formazione.
Storia e novità recenti
L'apprendistato professionalizzante nasce come evoluzione della "vecchia" formazione-lavoro, con l'obiettivo di ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Negli ultimi anni, le riforme (Jobs Act e successive) hanno reso più flessibili le regole e ampliato le agevolazioni per le aziende. Le ultime novità riguardano la digitalizzazione dei piani formativi e la possibilità di svolgere parte della formazione in modalità e-learning.
