Verbale di visita medica straordinaria: definizione, obblighi e gestione sicura

Verbale di visita medica straordinaria: definizione, obblighi e gestione sicura

Il verbale di visita medica straordinaria è il documento ufficiale che attesta l’esito di una visita sanitaria richiesta fuori dalla normale periodicità, per accertare l’idoneità lavorativa di un dipendente in situazioni particolari. Ogni azienda con dipendenti è tenuta a gestirlo con precisione, perché rappresenta una tutela sia per il datore di lavoro che per il lavoratore.

Cos’è il verbale di visita medica straordinaria

Il verbale di visita medica straordinaria è un documento redatto dal medico competente dopo una visita richiesta in caso di eventi eccezionali: peggioramento delle condizioni di salute del lavoratore, cambio mansione, rientro da assenza prolungata per motivi di salute, o su richiesta motivata del datore di lavoro, del lavoratore o dell’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza). Il verbale certifica se il dipendente è idoneo, idoneo con prescrizioni o non idoneo alla mansione specifica.

A cosa serve e quando è obbligatorio

Serve a garantire la sicurezza in azienda e a prevenire rischi per la salute del lavoratore e dei colleghi. È obbligatorio ogni volta che emergono condizioni che possono incidere sull’idoneità alla mansione: infortuni, malattie, segnalazioni di rischi specifici, cambiamenti organizzativi. La richiesta può arrivare anche dal lavoratore stesso, se ritiene di non essere più in grado di svolgere le proprie mansioni in sicurezza.

Come funziona: gestione e conservazione

Il medico competente convoca il lavoratore e svolge la visita, raccogliendo tutte le informazioni necessarie. Il verbale, firmato dal medico e dal lavoratore, viene consegnato in copia all’azienda e conservato nel fascicolo sanitario aziendale. L’esito deve essere comunicato solo in termini di idoneità, senza dettagli sulla diagnosi, nel rispetto della privacy (D.Lgs. 81/08 e GDPR).

Esempi pratici di utilizzo

  • Un dipendente rientra dopo sei mesi di assenza per malattia: il datore di lavoro richiede la visita straordinaria per verificare la sua idoneità.
  • Un lavoratore segnala sintomi riconducibili a un rischio presente in azienda: il medico competente effettua una visita straordinaria e redige il verbale.
  • Cambio mansione da lavoro d’ufficio a mansione con movimentazione carichi: visita straordinaria per accertare l’idoneità fisica.

Differenze con altri verbali medici

Il verbale di visita medica straordinaria si distingue dal verbale di visita periodica (programmata secondo il protocollo sanitario aziendale) e dal verbale di visita preassuntiva (effettuata prima dell’assunzione). È sempre legato a situazioni eccezionali o mutate rispetto all’ordinario.

Domande frequenti (FAQ)

Chi può richiedere la visita medica straordinaria?
Datore di lavoro, lavoratore, RLS o medico competente.
Il lavoratore può rifiutarsi di sottoporsi alla visita?
No, salvo motivi documentati. Il rifiuto può comportare conseguenze disciplinari.
Cosa succede se il lavoratore viene dichiarato non idoneo?
L’azienda deve valutare la possibilità di ricollocazione o, in assenza di alternative, può procedere con la risoluzione del rapporto di lavoro, secondo le regole di legge.
Il verbale deve essere comunicato agli enti?
No, ma deve essere conservato e mostrato in caso di controlli da parte degli organi ispettivi.

Storia e novità normative

La visita medica straordinaria è prevista dal D.Lgs. 81/08, che ha rafforzato l’obbligo di sorveglianza sanitaria e la centralità del medico competente. Negli ultimi anni, la sensibilità verso la salute nei luoghi di lavoro è cresciuta, anche a seguito della pandemia da Covid-19, che ha portato molte aziende a ricorrere più spesso a visite straordinarie per garantire la sicurezza collettiva.

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