
Dal 2024, il procedimento per l’accertamento della disabilità e dell’invalidità civile cambia volto. Una riforma che tocca anche chi fa impresa, soprattutto se si gestiscono lavoratori con disabilità o si affrontano assunzioni mirate. Il decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, introduce una semplificazione che elimina passaggi inutili e riduce i tempi di attesa. Ecco cosa cambia, cosa significa per la tua azienda e come difendere i tuoi diritti e quelli dei tuoi collaboratori.
Nuova procedura: cosa prevede la riforma
Il cuore della novità è la semplificazione dell’avvio del procedimento: ora basta l’invio telematico del certificato medico introduttivo per attivare automaticamente la pratica di accertamento della disabilità o dell’invalidità civile. Non serve più presentare una domanda separata: il sistema parte da solo, tagliando un passaggio che spesso rallentava tutto.
- Chi può avviare il procedimento? L’interessato, i genitori (per i minori), il tutore o l’amministratore di sostegno (se autorizzato).
- Come si invia la pratica? Tutto avviene online, tramite il certificato medico introduttivo.
Continuità delle prestazioni per i giovani lavoratori
Un punto cruciale per le aziende riguarda i minori che stanno per diventare maggiorenni. Se sono già titolari di indennità di frequenza, possono ottenere il riconoscimento provvisorio delle prestazioni per maggiorenni invalidi. Il requisito? Presentare la domanda amministrativa entro 6 mesi dal compimento dei 18 anni. Nelle province in sperimentazione, basta inviare il nuovo certificato medico introduttivo.
Questo significa meno rischi di interruzione nelle prestazioni economiche e più continuità per chi lavora o si prepara a entrare nel mondo del lavoro.
Impegno dell’INPS: tempi certi e controlli tempestivi
L’INPS si è impegnata, con il messaggio 4 giugno 2025, n. 1766, a calendarizzare la valutazione di base entro 30 giorni dal compimento dei 18 anni. In più, annuncia controlli rapidi sui requisiti sanitari per prevenire pagamenti indebiti. Un passo avanti anche per le aziende, che possono contare su informazioni più chiare e tempistiche più prevedibili.
Perché questa novità interessa chi fa impresa
Se gestisci dipendenti con disabilità, o stai valutando assunzioni mirate per l’adempimento della legge 68/99, questa riforma tocca da vicino i tuoi processi. Meno attese, meno rischi di interruzioni nelle prestazioni, meno errori dovuti a passaggi duplicati. Un sistema più chiaro significa meno incognite anche per chi deve organizzare turni, sostituzioni, permessi e benefit.
FAQ: domande frequenti dei datori di lavoro
- Chi deve occuparsi dell’invio del certificato?
- Il lavoratore interessato, o chi ne ha la tutela legale. L’azienda può supportare, ma non inviare direttamente la pratica.
- Cosa succede se la domanda non viene presentata entro i termini?
- Si rischia l’interruzione delle prestazioni e la perdita della continuità nei benefici previsti.
- La riforma è valida in tutta Italia?
- Per ora è in fase di sperimentazione in alcune province. L’estensione su tutto il territorio nazionale è prevista nei prossimi mesi.
- Cambia qualcosa per le assunzioni mirate?
- La semplificazione accelera i tempi di riconoscimento della condizione di disabilità, facilitando l’accesso agli incentivi e agli obblighi previsti dalla legge 68/99.
- L’azienda deve aggiornare i processi interni?
- Consigliato monitorare le procedure e formare il personale amministrativo sulle nuove modalità. Advicy può aiutarti a restare sempre aggiornato.
Prossimi passi e cosa aspettarsi
Questa riforma è ancora in fase di rodaggio, ma il messaggio è chiaro: meno ostacoli per chi lavora e per chi dà lavoro. Segui l’evoluzione normativa, verifica se la tua provincia è coinvolta nella sperimentazione e preparati a un sistema più lineare. Difendi il tuo tempo, la tua serenità, la tua impresa.
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