Certificato medico integrativo inps: cosa cambia per i datori di lavoro

Certificato medico integrativo inps: cosa cambia per i datori di lavoro

Dal 23 giugno 2025, l’INPS ha introdotto una novità importante per la gestione delle certificazioni di disabilità: è ora online la procedura che consente ai medici di inviare un certificato medico integrativo. Questo aggiornamento interessa chi gestisce dipendenti con disabilità, perché permette di aggiornare o integrare le informazioni mediche già inviate all’INPS senza dover ripartire da zero. Ecco cosa cambia e perché è utile saperlo se sei un imprenditore o un piccolo datore di lavoro.

Cosa prevede la nuova procedura INPS

Prima di questa novità, se un dipendente presentava una nuova patologia o la prognosi cambiava dopo l’invio del primo certificato medico introduttivo, la procedura era lunga e poco chiara. Ora, invece, il medico può modificare i dati sanitari già trasmessi e generare un nuovo documento: il certificato medico integrativo.

  • Si possono aggiungere diagnosi o prognosi aggiornate.
  • È possibile integrare patologie emerse dopo il primo invio.
  • Si possono aggiornare le informazioni sull’intrasportabilità (cioè se il dipendente può o meno muoversi per andare a visita).

Attenzione: non è possibile modificare i dati anagrafici, di residenza o domicilio. Se ci sono errori in questi dati e il cittadino non risulta identificabile, il medico deve segnalarlo direttamente all’INPS via email.

Quando si può usare il certificato medico integrativo

Le integrazioni e le rettifiche possono essere effettuate fino alla creazione della convocazione a visita da parte dell’INPS. Dopo quel momento, non è più possibile intervenire sui dati già trasmessi.

Questo consente maggiore flessibilità e riduce il rischio di errori o ritardi che possono penalizzare i dipendenti e complicare la gestione delle assenze per chi fa impresa.

Impatto pratico per imprenditori e datori di lavoro

Se hai tra i 5 e i 30 dipendenti, questa novità può semplificare la gestione delle assenze per disabilità e la pianificazione delle risorse. Una procedura più fluida significa meno attese e meno incertezze su diagnosi e prognosi. Sapere che il medico può intervenire tempestivamente in caso di aggiornamenti tutela sia il lavoratore che l’organizzazione aziendale.

Per te, imprenditore, significa meno tempo perso tra comunicazioni, richieste di chiarimenti e attese di documenti corretti. Il rischio di incagliarsi in errori formali si riduce e puoi programmare meglio le sostituzioni e le attività del team.

FAQ: domande frequenti dei datori di lavoro

Il datore di lavoro deve fare qualcosa di diverso?
No, la procedura riguarda i medici certificatori. Tuttavia, è utile sapere che le informazioni possono essere aggiornate più facilmente e rapidamente.
Cosa succede se c’è un errore nei dati anagrafici?
Il medico deve segnalarlo all’INPS. Il datore di lavoro non può intervenire direttamente ma può informare il dipendente di rivolgersi al medico.
Come si viene informati degli aggiornamenti?
Le comunicazioni ufficiali restano quelle previste dalla legge: il datore di lavoro riceve la documentazione aggiornata nei modi consueti.
Vale solo per la disabilità?
Sì, la procedura riguarda le certificazioni mediche per accertamento della disabilità.
Fino a quando si può integrare il certificato?
Fino alla data di creazione della convocazione a visita da parte dell’INPS.

Perché questa novità conta per chi crea lavoro

Ogni passo verso procedure più chiare, rapide e modificabili è una conquista per chi gestisce persone. Il sistema non sempre aiuta: spesso rallenta, complica, lascia in sospeso. Questa volta, la possibilità di integrare le certificazioni mediche in modo trasparente e tempestivo è un’arma in più per difendere il tuo tempo e la tua organizzazione.

Conoscere le regole – e le novità – ti permette di non subire passivamente i cambiamenti, ma di usarli a tuo vantaggio. E se vuoi qualcuno che sta dalla tua parte ogni giorno, Advicy è qui per tenerti al centro dello scudo.

Fonti e riferimenti

  • Messaggio INPS 23 giugno 2025, n. 1980
  • Portale INPS – Sezione Disabilità e Certificazioni Mediche