Assegno di inclusione: cosa cambia per imprenditori e datori di lavoro nel 2024

assegno di inclusione: cosa cambia per imprenditori e datori di lavoro nel 2024

L’Assegno di Inclusione (ADI) è uno degli strumenti di sostegno al reddito più discussi degli ultimi mesi. A giugno 2024, per chi ha ricevuto l’ADI dalla mensilità di gennaio, è arrivato il diciottesimo e ultimo pagamento. Questo significa che dal prossimo luglio sarà possibile presentare la domanda di rinnovo, con una durata massima di 12 mesi, come previsto dal decreto-legge 48/2023.

Cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI)?

L’ADI è un beneficio economico rivolto a nuclei familiari in difficoltà, pensato per favorire l’inclusione sociale e lavorativa. È stato introdotto come evoluzione delle precedenti misure di sostegno al reddito, con regole precise su durata, rinnovo e obblighi per i beneficiari.

Cosa succede dopo le 18 mensilità?

Chi ha ricevuto l’ADI da gennaio 2024 ha raggiunto il limite massimo di 18 mensilità. Da luglio si può presentare domanda di rinnovo, ma solo per altri 12 mesi. L’INPS informerà i beneficiari con un SMS che spiega come procedere: “Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese”.

Come funziona il rinnovo dell’ADI?

  • Se il nucleo familiare non è cambiato rispetto alla domanda precedente, non serve iscriversi di nuovo al SIISL né firmare un nuovo Patto di attivazione (PAD) nucleo.
  • La domanda può essere presentata da qualsiasi maggiorenne del nucleo familiare.
  • Se invece il nucleo familiare è cambiato, dopo la domanda bisogna seguire la procedura ordinaria: iscrizione al SIISL e sottoscrizione del nuovo PAD nucleo.

Il modello di domanda resta invariato rispetto al passato.

Implicazioni per imprenditori e piccoli datori di lavoro

Molti imprenditori si chiedono se e come l’ADI impatti sulla gestione del personale. Ecco cosa sapere:

  • L’ADI riguarda i lavoratori che fanno parte di nuclei familiari beneficiari. Può influenzare la disponibilità al lavoro, le richieste di part-time e i rapporti di lavoro flessibili.
  • Per chi assume persone beneficiarie dell’ADI, sono previsti incentivi e sgravi contributivi in alcuni casi specifici.
  • È importante monitorare le comunicazioni INPS e le eventuali modifiche alla composizione dei nuclei familiari dei dipendenti, che potrebbero avere impatto su permessi, assenze e richieste di documentazione.

FAQ – Domande frequenti degli imprenditori

Cos’è il SIISL?

Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) è la piattaforma dove vengono gestite le domande e i patti di attivazione per l’ADI.

Devo segnalare qualcosa se un dipendente riceve l’ADI?

No, ma può essere utile conoscere la situazione per valutare eventuali sgravi e incentivi in caso di nuove assunzioni.

Ci sono obblighi per l’azienda?

L’azienda non ha obblighi diretti, ma può essere coinvolta se partecipa a progetti di inclusione lavorativa o se assume beneficiari dell’ADI.

Il rinnovo dell’ADI può influire sulla motivazione dei dipendenti?

Dipende dalla situazione individuale. L’ADI è pensato come sostegno temporaneo e non sostituisce il reddito da lavoro stabile.

Come restare aggiornati?

Consigliamo di consultare periodicamente il sito INPS e il proprio consulente del lavoro per eventuali aggiornamenti normativi.

Considerazioni finali

L’Assegno di Inclusione è uno strumento in evoluzione, che tocca anche la vita quotidiana delle imprese. Capire le regole del rinnovo, conoscere le opportunità e i limiti, può fare la differenza nella gestione del personale e nella pianificazione aziendale.

Per ogni dubbio o aggiornamento, il consiglio è di affidarsi a fonti ufficiali e a consulenti affidabili: la chiarezza è un diritto di chi fa impresa.

Fonti: INPS, Decreto-legge 48/2023, Messaggio INPS 27 giugno 2025, n. 2052.