
Integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga: le novità per il 2025
Con la legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207), sono stati stanziati ulteriori 70 milioni di euro dal Fondo Sociale per Occupazione e Formazione per sostenere i lavoratori in difficoltà e completare i piani di recupero occupazionale. Il messaggio INPS del 30 giugno 2025, n. 2066, conferma la proroga e il rifinanziamento, per il 2025, dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria e di mobilità in deroga. Questo intervento interessa da vicino le piccole imprese, che spesso si trovano a dover gestire situazioni di crisi aziendale o cali di attività, mettendo a rischio la continuità del lavoro dei propri dipendenti.
Cosa prevedono le nuove misure
- Proroga della CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria): prevista dal decreto legislativo 148/2015, permette alle imprese in crisi di accedere a un sostegno temporaneo per i lavoratori.
- Proroga della mobilità in deroga: regolata dal decreto-legge 119/2018, consente ai lavoratori licenziati di accedere a un sostegno economico anche oltre i limiti ordinari, in presenza di specifici piani regionali di politiche attive.
Per la mobilità in deroga, ogni lavoratore può beneficiare di un periodo massimo di 12 mesi, con possibilità di ulteriori 12 mesi per chi già usufruisce del trattamento, a patto che vengano attivate misure di politica attiva del lavoro.
Come vengono ripartite le risorse
Con il decreto del Ministero del Lavoro del 28 marzo 2025, n. 989, i 70 milioni vengono suddivisi tra le Regioni interessate. Le Regioni possono utilizzare queste risorse insieme a quelle residue dei precedenti finanziamenti, ampliando così le possibilità di accesso per le imprese e i loro lavoratori.
Come funziona la procedura
- La trasmissione dei decreti avverrà tramite il Sistema Informativo Percettori (SIP).
- Il pagamento delle prestazioni sarà gestito dalle sedi INPS territorialmente competenti.
Per le piccole imprese, questo significa poter contare su strumenti concreti per evitare licenziamenti e mantenere la forza lavoro anche nei momenti di difficoltà.
Domande frequenti dei datori di lavoro
- Chi può accedere alla CIGS e alla mobilità in deroga?
- Le imprese che si trovano in situazioni di crisi, riorganizzazione o riduzione di attività e che rispettano i requisiti previsti dalla normativa.
- Quali sono i limiti temporali?
- Per la mobilità in deroga, il limite è di 12 mesi, prorogabili per altri 12 mesi se vengono attivate le politiche attive regionali.
- Serve un piano regionale?
- Sì, la proroga della mobilità in deroga richiede che siano previste misure di politica attiva del lavoro all’interno di specifici piani regionali.
- Come fare domanda?
- La procedura prevede la trasmissione dei decreti tramite il SIP e la gestione dei pagamenti da parte delle sedi INPS territoriali. È importante rivolgersi al proprio consulente del lavoro per la corretta gestione della pratica.
- Le piccole imprese possono accedere?
- Sì, le piccole imprese che rispondono ai requisiti possono accedere a questi strumenti. È fondamentale monitorare i bandi e le comunicazioni regionali per non perdere le opportunità.
Perché questa misura interessa le piccole imprese
Le piccole aziende spesso non hanno margini di manovra per affrontare lunghi periodi di difficoltà. La proroga di CIGS e mobilità in deroga per il 2025 offre un sostegno reale, aiutando gli imprenditori a difendere posti di lavoro e a programmare la ripresa. Conoscere queste novità permette di agire subito, senza rischiare di perdere strumenti preziosi per la gestione del personale.
Cosa fare ora
Verifica se la tua azienda può accedere ai nuovi fondi. Tieni d’occhio le comunicazioni regionali e prepara la documentazione necessaria. Non aspettare: ogni giorno perso può significare meno tutele per chi lavora con te.