
Nel 2025 cambiano gli importi dei contributi obbligatori per i lavoratori agricoli. L’INPS, con la circolare del 2 luglio 2025 n. 107, ha comunicato tutte le novità che riguardano coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali. Se hai un’azienda agricola o sei un piccolo imprenditore del settore, questa guida ti serve per non perdere scadenze, agevolazioni e per capire esattamente quanto dovrai versare.
Quali contributi sono dovuti nel 2025?
Per il 2025, i contributi obbligatori riguardano la contribuzione IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti), la maternità e l’INAIL. Gli importi precisi sono riportati nella tabella allegata alla circolare INPS n. 107/2025. Questi contributi sono fondamentali per garantire la copertura previdenziale e assicurativa dei lavoratori agricoli e dei titolari d’azienda.
Come e quando si pagano i contributi?
I contributi devono essere pagati in quattro rate, utilizzando il modello F24. Le scadenze per il pagamento sono fissate per:
- 16 luglio 2025
- 16 settembre 2025
- 17 novembre 2025
- 16 gennaio 2026
Ogni rata deve essere versata puntualmente: anche un solo giorno di ritardo può portare a sanzioni e interessi.
Chi deve pagare questi contributi?
L’obbligo riguarda:
- Coltivatori diretti
- Coloni
- Mezzadri
- Imprenditori agricoli professionali
Se rientri in una di queste categorie, la circolare INPS ti riguarda da vicino. Non sono interessati dipendenti pubblici, pensionati o grandi aziende agricole.
Agevolazioni per territori montani e zone svantaggiate
La circolare INPS contiene anche i riferimenti normativi per individuare i territori montani e le zone agricole che possono accedere ad agevolazioni contributive. Queste agevolazioni sono pensate per sostenere chi opera in aree con maggiori difficoltà e possono ridurre l’importo dovuto.
FAQ – Domande frequenti sui contributi agricoli 2025
- Come faccio a sapere se ho diritto alle agevolazioni?
- Devi verificare se la tua azienda ricade nelle zone indicate dalla normativa. I riferimenti sono riportati nella circolare INPS n. 107/2025.
- Posso rateizzare ulteriormente i versamenti?
- No, le scadenze sono fisse e le rate sono quattro. Eventuali ritardi comportano sanzioni.
- Cosa succede se salto una scadenza?
- Scattano sanzioni e interessi. È fondamentale essere puntuali con i versamenti.
- Chi mi può aiutare con il calcolo degli importi?
- Un consulente del lavoro può aiutarti a interpretare la tabella e calcolare quanto dovuto, tenendo conto delle eventuali agevolazioni.
- Serve conservare le ricevute di pagamento?
- Sì, è importante per eventuali controlli futuri.
Cosa cambia per chi guida una piccola azienda agricola?
Ogni anno le regole cambiano e le scadenze si moltiplicano. Conoscere in anticipo gli importi e le scadenze ti permette di difendere la tua serenità e di pianificare senza sorprese. Se vuoi evitare errori e ritardi, affidati a chi semplifica e difende i tuoi interessi ogni giorno.
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