
La legge di bilancio 2025 ha introdotto una novità importante per chi fa impresa nel Sud Italia: la Decontribuzione Sud PMI. Un esonero dai contributi previdenziali pensato per micro, piccole e medie imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. In questo articolo analizziamo tutto quello che serve sapere: chi può accedere, come funziona la nuova funzionalità INPS, quali sono i vantaggi e le domande più frequenti dei datori di lavoro.
Cos’è la Decontribuzione Sud PMI
La Decontribuzione Sud PMI è una misura che prevede l’esonero totale o parziale dal versamento dei contributi previdenziali per le imprese che rispettano determinati requisiti e che operano nelle regioni del Sud. L’obiettivo è sostenere l’occupazione stabile e alleggerire il costo del lavoro per chi investe nel territorio.
Chi può accedere all’esonero contributivo?
- Imprese con meno di 250 dipendenti
- Fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro
- In alternativa, totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro
- Assunzioni a tempo indeterminato
- Sede o unità produttiva in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna
Restano escluse le grandi aziende e le imprese che non rispettano i limiti sopra indicati.
Come funziona la nuova funzionalità INPS
L’INPS, con il messaggio n. 2398 del 30 luglio 2025, ha introdotto una nuova funzionalità nelle denunce mensili. Il sistema verifica automaticamente la forza lavoro mensile e, se il numero di dipendenti supera le 250 unità, blocca l’invio della denuncia con la valorizzazione della Decontribuzione Sud PMI.
Tuttavia, il datore di lavoro che ritiene di avere comunque diritto all’esonero (ad esempio, per calcoli su base annua o per particolari situazioni aziendali) può decidere di inviare la denuncia valorizzando la misura. Sarà poi l’INPS a verificare la legittimità dell’accesso all’esonero.
Perché questa misura è importante per le PMI del Sud?
La Decontribuzione Sud PMI rappresenta un’opportunità concreta per alleggerire i costi fissi del personale, sostenere l’occupazione stabile e incentivare la crescita delle imprese nei territori che più ne hanno bisogno. In un contesto in cui ogni euro conta, poter contare su un esonero contributivo significa avere più risorse da investire in sviluppo, innovazione e sicurezza dei posti di lavoro.
FAQ sulla Decontribuzione Sud PMI
- Quali imprese possono accedere all’esonero?
- Tutte le micro, piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti, che rispettano i limiti di fatturato o bilancio e che hanno sede o unità produttiva in una delle regioni del Sud indicate.
- Serve presentare una domanda specifica?
- No, l’accesso avviene tramite la denuncia mensile INPS, valorizzando il campo relativo alla Decontribuzione Sud PMI.
- Cosa succede se supero i 250 dipendenti in un mese?
- Il sistema INPS blocca l’invio della denuncia con l’esonero. Tuttavia, se ritieni di avere comunque diritto, puoi forzare l’invio. Sarà l’INPS a verificare la tua posizione.
- La misura vale solo per i nuovi assunti?
- No, la misura riguarda tutti i lavoratori a tempo indeterminato, non solo i nuovi assunti.
- Quanto dura l’esonero?
- La durata e l’entità dell’esonero sono definite dalla legge di bilancio e dalle circolari INPS. Verifica sempre le ultime disposizioni normative.
Cosa deve fare l’imprenditore oggi
Se hai una PMI nel Sud Italia, verifica subito se rientri nei requisiti. Parla con il tuo consulente del lavoro e assicurati che la denuncia mensile sia compilata correttamente. Ogni errore può costare caro. La trasparenza è la tua difesa: meglio chiarire subito ogni dubbio che dover rincorrere problemi dopo.
Conclusioni
La Decontribuzione Sud PMI è una misura che può fare la differenza per chi crea lavoro nel Sud. Ma attenzione: le regole vanno rispettate e la gestione deve essere precisa. In un sistema che spesso complica, chi semplifica vince. Non lasciare che siano altri a decidere se hai diritto a risparmiare: informati, agisci, difendi la tua impresa.