
Autorizzazione al lavoro minorile: cos’è, quando serve e come ottenerla. In Italia, l’autorizzazione al lavoro minorile è il permesso obbligatorio che consente l’assunzione di lavoratori sotto i 18 anni, garantendo la tutela della loro salute, sicurezza e formazione. Senza questa autorizzazione, l’impiego di minori è vietato e comporta sanzioni pesanti per il datore di lavoro.
Cos’è l’autorizzazione al lavoro minorile
L’autorizzazione al lavoro minorile è un provvedimento rilasciato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) che permette alle aziende di assumere giovani tra i 15 e i 18 anni, solo se rispettano precise condizioni di legge. È uno strumento di protezione: serve a verificare che il lavoro offerto non sia pericoloso, non ostacoli la frequenza scolastica e rispetti i limiti di orario e mansioni previsti dal Decreto Legislativo 345/1999 e dal Codice Civile.
Quando è obbligatoria
L’autorizzazione è obbligatoria per qualsiasi rapporto di lavoro subordinato con minori di 18 anni, sia a tempo determinato che indeterminato, inclusi apprendistato e tirocini formativi. Non è necessaria per attività saltuarie e occasionali in ambito familiare, ma ogni altra forma di impiego senza autorizzazione è illegale.
Come funziona e come si ottiene
Per ottenere l’autorizzazione, il datore di lavoro deve presentare domanda all’ITL competente, allegando:
- Certificato di idoneità fisica del minore (rilasciato dal medico competente)
- Documentazione sul percorso scolastico e formativo
- Descrizione dettagliata delle mansioni e degli orari di lavoro
- Consenso scritto dei genitori o tutori legali
L’ITL valuta la richiesta e può effettuare controlli in azienda. Se tutto è in regola, rilascia l’autorizzazione scritta, che va conservata ed esibita in caso di ispezione.
Limiti e tutele
I minori non possono essere impiegati in lavori pericolosi, insalubri o che richiedano sforzi eccessivi. Gli orari sono ridotti rispetto agli adulti: massimo 7 ore al giorno e 35 a settimana per i minori di 16 anni, massimo 8 ore e 40 a settimana per i 16-18enni. È vietato il lavoro notturno, e sono previsti riposi settimanali e pause obbligatorie.
Esempi pratici
Un’azienda che vuole assumere uno studente di 17 anni per un apprendistato estivo deve prima ottenere l’autorizzazione dall’ITL, presentando tutti i documenti richiesti. Senza questo passaggio, l’assunzione è nulla e l’azienda rischia multe salate.
Differenze con altri permessi e autorizzazioni
Non va confusa con l’autorizzazione per il lavoro degli extracomunitari, né con la semplice comunicazione di assunzione. L’autorizzazione al lavoro minorile è specifica e preventiva, e riguarda solo l’età anagrafica e la tutela dei minori.
Domande frequenti (FAQ)
- Posso assumere un minore senza autorizzazione se lavora solo poche ore? No, anche per lavori brevi serve l’autorizzazione.
- Quanto tempo serve per ottenerla? Dipende dalla rapidità dell’ITL, in media 15-30 giorni.
- Quali sanzioni rischia chi assume senza autorizzazione? Multe da 500 a 1.500 euro per ogni minore, più la sospensione del rapporto di lavoro.
- Serve anche per stage scolastici? Sì, se lo stage prevede attività lavorativa retribuita.
Storia e novità recenti
La tutela del lavoro minorile ha radici profonde: già la Costituzione italiana (art. 37) protegge i minori dal lavoro nocivo. Negli ultimi anni, i controlli si sono intensificati, specie nei settori stagionali e turistici. Dal 2022, l’INL ha rafforzato le ispezioni e le campagne informative, mentre il Ministero del Lavoro aggiorna periodicamente le linee guida per le aziende (fonte).