Bonus assunzioni 2024 per giovani under 35 e donne svantaggiate: guida alle agevolazioni per le pmi secondo il decreto coesione

Bonus assunzioni 2024 per giovani under 35 e donne svantaggiate: guida alle agevolazioni per le pmi secondo il decreto coesione

Da oggi, le piccole e medie imprese italiane possono cogliere una nuova opportunità per incentivare l’occupazione giovanile e femminile grazie ai nuovi Bonus assunzioni previsti dal decreto Coesione (DL 60/2024). Dal 16 maggio 2024, infatti, è possibile presentare domanda per accedere agli sgravi contributivi destinati ai datori di lavoro che assumono giovani under 35 e donne considerate “svantaggiate”. Un’occasione rilevante per le realtà imprenditoriali tra 5 e 30 dipendenti che desiderano ottimizzare i costi del personale e favorire l’inclusione nel proprio organico.

Guida pratica ai nuovi incentivi per l’assunzione

I nuovi incentivi (Bonus giovani under 35 e Bonus donne) rappresentano una leva importante per il mercato del lavoro e sono stati pensati per favorire l’ingresso di giovani e donne in condizioni di svantaggio nel mondo lavorativo, soprattutto con contratti a tempo indeterminato. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono e come funzionano.

Bonus giovani under 35: requisiti e vantaggi

Il Bonus giovani offre un esonero totale dei contributi previdenziali (100% esonero), riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati, sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato oppure sulle trasformazioni di contratti da tempo determinato effettuate dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025.

  • Chi può essere assunto: giovani con meno di 35 anni al momento dell’assunzione, mai occupati prima con contratto a tempo indeterminato.
  • Quali contratti: sono inclusi operai, impiegati e quadri. Sono invece esclusi dirigenti, lavoratori domestici e apprendisti.
  • Durata dell’incentivo: sgravi contributivi per 24 mesi.
  • Importo massimo: il beneficio è calcolato fino a 500 euro mensili per ogni lavoratore, che diventano 650 euro per le assunzioni nelle regioni della Zona Economica Speciale Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Fonte: circolare INPS n. 90/2025

Bonus donne svantaggiate: criteri e benefici

Il Bonus donne è dedicato alle aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratrici considerate “svantaggiate”. Anche in questo caso è previsto un esonero del 100% dei contributi previdenziali (esclusi i premi INAIL) fino a un massimo di 650 euro mensili per lavoratrice e per 24 mesi.

Le tre vie di accesso all’incentivo:

  • Donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
  • Donne residenti nelle aree della ZES unica del Mezzogiorno, senza impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
  • Donne che svolgono professioni o attività lavorative in settori caratterizzati da marcata disparità occupazionale di genere.

L’esonero si applica a tutti i datori di lavoro privati, compresi quelli agricoli.

Fonte: circolare INPS n. 91/2025

Come presentare domanda per i bonus assunzioni

Per beneficiare degli incentivi, i datori di lavoro devono presentare una specifica domanda attraverso il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) disponibile online sul sito INPS. È fondamentale avere a disposizione tutti i dati relativi all’assunzione e rispettare le tempistiche indicate nelle circolari INPS.

  • Tempistiche: le domande sono aperte dal 16 maggio 2024.
  • Documentazione: allegare i dati anagrafici, i dettagli contrattuali del lavoratore e l’eventuale autocertificazione di stato di svantaggio per il Bonus donne.

FAQ: domande frequenti sui nuovi incentivi assunzione

  • Posso richiedere entrambi i bonus per lo stesso lavoratore?

    No, i bonus non sono cumulabili per lo stesso lavoratore. Occorre scegliere l’incentivo più vantaggioso in base alle condizioni.
  • Sono applicabili anche per contratti part-time?

    Sì, l’incentivo può essere richiesto anche per rapporti a tempo indeterminato part-time, ma l’importo sarà proporzionato.
  • Quali impegni per il datore di lavoro?

    È necessario rispettare il mantenimento del posto di lavoro per l’intera durata dell’incentivo e essere regolari dal punto di vista contributivo e fiscale.
  • Il limite mensile di 500/650 euro si riferisce al singolo lavoratore?

    Sì, il tetto massimo è riferito a ciascuna assunzione incentivata.

Suggerimenti operativi e casi concreti

Un imprenditore che decide di stabilizzare un apprendista di 32 anni mai assunto a tempo indeterminato può usufruire del Bonus giovani, accedendo fino a 500 euro mensili di esonero contributivo per 24 mesi. Un’azienda del settore commercio in Calabria, assumendo una donna di 48 anni disoccupata da 8 mesi, ricade nei parametri della ZES Mezzogiorno e può beneficiare di uno sgravio fino a 650 euro mensili.

Per massimizzare il vantaggio degli incentivi è consigliabile:

  • Monitorare le tempistiche di presentazione delle domande e la pubblicazione delle nuove circolari attuative INPS.
  • Valutare accuratamente il profilo dei candidati rispetto ai requisiti richiesti dalle agevolazioni.
  • Simulare l’impatto degli sgravi sul costo del lavoro, anche utilizzando software gestionali o consulenza del lavoro qualificata.

Conclusioni: opportunità da non perdere per le PMI

Gli sgravi contributivi introdotti dal decreto Coesione rappresentano una concreta opportunità per le aziende italiane che desiderano rinnovare l’organico e contenere il costo del lavoro. Analizzare con attenzione i requisiti, preparare la documentazione e agire tempestivamente sono passaggi fondamentali per sfruttare appieno i nuovi incentivi.

Per maggiori dettagli e aggiornamenti si raccomanda di consultare le circolari INPS 90/2025 e 91/2025 e il Portale delle Agevolazioni INPS.