Bonus donne 2025: come le pmi possono beneficiare dell’esonero contributivo

bonus donne 2025: come le pmi possono beneficiare dell'esonero contributivo

Il Bonus donne rappresenta un’importante opportunità per i datori di lavoro e per le donne che desiderano reinserirsi nel mercato del lavoro. Con la circolare INPS n. 91 del 12 maggio 2025, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha chiarito le misure legate a questo esonero contributivo, delineando le modalità di applicazione e i requisiti necessari per accedervi. In questo articolo, esploreremo i dettagli del Bonus donne e come le piccole e medie imprese possono trarne vantaggio.

Che cos’è il Bonus donne?

Il Bonus donne è un’agevolazione introdotta dal Decreto Coesione, che prevede l’esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per l’assunzione di donne in difficoltà occupazionale. Questo esonero è applicabile per un periodo massimo di 24 mesi, purché l’assunzione avvenga entro il 31 dicembre 2025. L’obiettivo principale è quello di stimolare l’occupazione femminile e promuovere la parità di genere nel mercato del lavoro.

Chi può beneficiare del Bonus?

Le beneficiarie di questo incentivo sono donne di qualsiasi età che soddisfano almeno uno dei seguenti criteri:

  • Prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
  • Disoccupate da almeno sei mesi e residenti in una delle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica);
  • Impegnate in professioni o settori caratterizzati da una significativa disparità occupazionale di genere.

Dettagli sull’esonero e i costi

L’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali è pari al 100% dell’importo complessivo a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL, con un limite di 650 euro al mese per ciascuna lavoratrice. Questa misura è applicabile a tutti i datori di lavoro privati, inclusi quelli operanti nel settore agricolo, rendendola un’opzione attraente per molte piccole e medie imprese.

Come richiedere il Bonus donne

Per avvalersi del Bonus, i datori di lavoro devono inoltrare la domanda attraverso un apposito modulo disponibile online. A partire dal 16 maggio 2025, questo sarà accessibile tramite il “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, seguendo le indicazioni specificate nella circolare INPS. È fondamentale compilare con attenzione il modulo per evitare ritardi o problematiche nella gestione della richiesta.

Domande frequenti sul Bonus donne

1. Chi è responsabile della domanda per il Bonus?
Il datore di lavoro è il soggetto tenuto a presentare la domanda per accedere all’esonero.

2. Il Bonus può essere richiesto per lavoratrici già assunte?
No, il Bonus è valido esclusivamente per nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro la data limite indicata.

3. Ci sono requisiti specifici per le donne beneficiarie?
Sì, è necessario che le donne soddisfino almeno uno dei criteri di svantaggio occupazionale definiti dalla normativa.

Strategie per utilizzare il Bonus donne nelle PMI

Le piccole e medie imprese possono pianificare le assunzioni tenendo conto del Bonus donne, valutando le posizioni aziendali che potrebbero beneficiare di nuove assunzioni. È consigliabile collaborare con servizi di consulenza, come quelli offerti da Advicy, per garantire che tutti gli adempimenti siano seguiti correttamente e per ottimizzare i costi legati al personale. Considerare anche la formazione delle nuove assunte può aumentare la loro integrazione nel team, valorizzando così l’investimento fatto.

In conclusione, il Bonus donne rappresenta un’ottima opportunità non solo per le donne in cerca di lavoro, ma anche per i datori di lavoro che desiderano ampliare il proprio personale senza gravare eccessivamente sui costi. È una misura che promuove l’occupazione femminile e contribuisce a un ambiente lavorativo più inclusivo.