
Giugno 2025 porta nuovi dati sull’andamento della Cassa Integrazione Guadagni (CIG) e della disoccupazione in Italia. Numeri che non sono solo statistiche, ma segnali concreti per chi guida una piccola impresa. Capire cosa sta succedendo è fondamentale per proteggere la tua azienda, pianificare e difendere il tuo team.
Cos’è successo a giugno 2025: i dati in sintesi
- Ore di CIG autorizzate: 46,034 milioni (+6,9% rispetto a maggio 2025, +30,4% rispetto a giugno 2024)
- Secondo trimestre 2025: 137,1 milioni di ore (-22,3% rispetto al primo trimestre, ma in aumento rispetto al 2024)
- Settore metalmeccanico: principale responsabile dell’aumento rispetto all’anno precedente
- Utilizzo effettivo delle ore: 19,5% tra gennaio e aprile 2025 (in calo rispetto al 2024)
Perché questi dati contano per le piccole imprese
Se gestisci un’azienda tra 5 e 30 dipendenti, questi numeri ti riguardano da vicino. Più ore di CIG autorizzate significa che più imprese sono in difficoltà o stanno prevenendo rischi. L’aumento nel settore metalmeccanico può riflettersi su fornitori, clienti e filiere di cui anche le piccole imprese fanno parte.
Il calo nell’utilizzo effettivo delle ore autorizzate suggerisce che molte aziende chiedono la CIG per prudenza, ma poi la usano meno del previsto. Segno che la situazione è incerta, ma non ancora fuori controllo.
Dettaglio: ordinaria, straordinaria, deroga e fondi di solidarietà
- Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria: 26,9 milioni di ore a giugno 2025, in calo rispetto al trimestre precedente e all’anno scorso. Segnale che la pressione sulle imprese “ordinarie” si sta alleggerendo.
- Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria: 17 milioni di ore a giugno, in diminuzione rispetto al primo trimestre ma in aumento rispetto al 2024. Qui pesano crisi aziendali e ristrutturazioni, spesso legate a grandi aziende ma con ricadute su tutta la filiera.
- CIG in Deroga: numeri ormai residuali, segno che lo strumento è quasi sparito per le piccole imprese.
- Fondi di solidarietà: 1,2 milioni di ore a giugno, quasi 3 milioni nel trimestre, concentrati in poche grandi aziende (call center). Per la maggior parte delle piccole imprese, l’impatto è limitato.
NASpI: disoccupazione in crescita
A febbraio 2025 i beneficiari di NASpI sono aumentati del 3,8% rispetto all’anno precedente. Più persone senza lavoro significa più pressione sociale e potenzialmente più difficoltà a trovare o trattenere personale qualificato.
Domande frequenti dei datori di lavoro
- Devo preoccuparmi se aumentano le ore di CIG?
- Non sempre. Un aumento può essere segnale di prudenza, non solo di crisi. Ma è importante monitorare la situazione del tuo settore e preparare piani di difesa.
- Posso accedere alla CIG se ho meno di 15 dipendenti?
- Dipende dal settore e dalla tipologia di CIG. In molti casi, con meno di 15 dipendenti si accede ai Fondi di solidarietà. Verifica sempre con il tuo consulente del lavoro.
- Come cambia la gestione delle assenze e dei costi?
- Con la CIG, il costo del lavoro si riduce ma aumentano le pratiche e la necessità di pianificazione. Serve chiarezza e attenzione alle scadenze.
- La crescita della NASpI è un rischio per la mia azienda?
- È un segnale da non sottovalutare. Più disoccupazione può voler dire più concorrenza sul mercato del lavoro, ma anche più difficoltà a trattenere i migliori.
Cosa fare ora: difendi la tua impresa
Non aspettare che la situazione peggiori. Valuta lo stato di salute della tua azienda, tieni sotto controllo i dati del tuo settore, pianifica le assunzioni e preparati a gestire eventuali periodi di difficoltà. Conoscere i numeri è il primo passo per difendere la tua impresa. E se ti serve chiarezza, cerca alleati che parlino la tua lingua.