La denuncia di infortunio è la comunicazione obbligatoria che ogni datore di lavoro deve inviare all’INAIL quando un dipendente subisce un infortunio sul lavoro o durante il tragitto casa-lavoro. Senza questa segnalazione, l’azienda rischia sanzioni pesanti e la perdita di tutela assicurativa. La denuncia va presentata entro tempi precisi e seguendo regole stringenti: non è una formalità, ma uno scudo che protegge sia l’impresa sia il lavoratore.
Cos’è la denuncia di infortunio
La denuncia di infortunio è un adempimento previsto dalla legge italiana (art. 53 DPR 1124/1965). Ogni volta che un lavoratore si fa male sul lavoro – anche fuori dalla sede aziendale, se in missione o in trasferta – il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare l’evento all’INAIL, anche se l’infortunio sembra lieve. La denuncia serve a far scattare la copertura assicurativa e ad attivare le tutele previste per il lavoratore.
Quando va presentata e come funziona
La denuncia di infortunio va presentata entro due giorni dalla ricezione del certificato medico che attesta l’infortunio. Se l’infortunio è mortale o con prognosi superiore a tre giorni, la denuncia va fatta anche all’Autorità di Pubblica Sicurezza. La trasmissione avviene telematicamente tramite il portale INAIL (fonte INAIL), utilizzando le credenziali aziendali. I dati richiesti includono generalità del lavoratore, dinamica dell’evento, prognosi e dettagli dell’azienda.
Perché è fondamentale per le aziende
Omettere o ritardare la denuncia di infortunio espone l’azienda a sanzioni amministrative (da 1.290 a 7.745 euro) e, nei casi più gravi, a responsabilità penale. Inoltre, senza denuncia, l’INAIL può rivalersi sull’azienda per le prestazioni erogate al lavoratore. La denuncia tempestiva tutela l’impresa e garantisce al dipendente l’accesso alle cure e agli indennizzi.
Esempi pratici e casi particolari
Infortunio lieve: anche se il lavoratore torna subito operativo, la denuncia è obbligatoria se la prognosi supera i tre giorni.
Infortunio in itinere: se l’incidente avviene nel tragitto casa-lavoro, la denuncia va comunque fatta, indicando la dinamica specifica.
Smart working: se l’infortunio avviene durante il lavoro da remoto, la procedura resta identica: serve la certificazione medica e la segnalazione all’INAIL.
Denuncia di infortunio e altri adempimenti: differenze
La denuncia di infortunio non va confusa con la comunicazione di malattia: quest’ultima riguarda assenze per motivi di salute non legati al lavoro e segue regole diverse. Diversa anche dalla denuncia di malattia professionale, che si riferisce a patologie sviluppate nel tempo per causa di servizio.
FAQ sulla denuncia di infortunio
Devo denunciare anche gli infortuni lievi?
Sì, se la prognosi supera i tre giorni, la denuncia è sempre obbligatoria.
Come si invia la denuncia?
Solo online, tramite il portale INAIL, con le credenziali aziendali.
Se sbaglio la compilazione?
È possibile integrare o rettificare la denuncia, ma ogni ritardo comporta rischi e sanzioni.
La denuncia vale anche per i collaboratori?
Sì, se sono assicurati INAIL e l’infortunio è avvenuto durante l’attività lavorativa.
Storia e aggiornamenti normativi
La denuncia di infortunio esiste dal 1965, ma la procedura si è evoluta: oggi è solo telematica, più rapida e tracciabile. Gli ultimi aggiornamenti hanno rafforzato la responsabilità dei datori di lavoro, estendendo l’obbligo anche a lavoratori in smart working e chiarendo le tempistiche in caso di prognosi successive. Il portale INAIL viene costantemente aggiornato per semplificare la procedura e ridurre il rischio di errori.