
Il Fondo di garanzia rappresenta un’ancora di sicurezza per tanti imprenditori italiani, soprattutto quando si tratta di tutelare i lavoratori nei casi di insolvenza aziendale. Dal 27 giugno 2025, una novità importante cambia le regole del gioco per chi gestisce una piccola impresa: la procedura per inviare la domanda di intervento del Fondo di garanzia è stata estesa e semplificata. Ecco cosa c’è da sapere, cosa cambia e perché questa notizia riguarda da vicino chi crea lavoro ogni giorno.
Cos’è il Fondo di garanzia e perché è importante per i piccoli imprenditori
Il Fondo di garanzia INPS interviene quando un’azienda non è in grado di corrispondere ai dipendenti il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) o le ultime retribuzioni. In questi casi, il Fondo copre direttamente quanto dovuto, proteggendo i lavoratori e, indirettamente, anche l’imprenditore da ulteriori complicazioni legali e amministrative. Sapere come funziona e come accedervi è fondamentale per ogni datore di lavoro.
Cosa cambia dal 27 giugno 2025: il nuovo servizio di trasmissione delle domande
Con il messaggio INPS n. 2172 del 7 luglio 2025, il servizio telematico per l’invio delle domande di accesso al Fondo di garanzia viene esteso in via sperimentale anche ad alcuni istituti di patronato. Dal 31 luglio 2025 sarà disponibile per tutti. Questa apertura serve a semplificare le procedure e rendere più efficiente la gestione delle richieste.
- Dal 27 giugno 2025: servizio disponibile per un gruppo selezionato di patronati.
- Dal 31 luglio 2025: servizio esteso a tutti gli altri patronati.
- Fino al 15 settembre 2025: il nuovo servizio funzionerà in parallelo con quello già esistente, per assicurare una transizione senza interruzioni.
Quali sono i vantaggi del nuovo sistema?
Il nuovo sistema consente di inserire direttamente nella domanda:
- Le informazioni necessarie per il corretto calcolo delle ritenute IRPEF sul TFR, riducendo il rischio di errori.
- L’individuazione automatica delle ultime tre mensilità di retribuzione coperte dalla garanzia del Fondo, velocizzando la procedura e tagliando i tempi di attesa.
Per chi gestisce una piccola impresa, questo significa meno passaggi, meno margine di errore e meno tempo speso a rincorrere chiarimenti o a correggere pratiche incomplete.
Domande frequenti dei datori di lavoro
Chi può utilizzare il nuovo servizio?
Dal 27 giugno 2025 il servizio è riservato ad alcuni patronati, ma dal 31 luglio sarà accessibile a tutti. Il datore di lavoro può rivolgersi al patronato per la trasmissione della domanda.
Il servizio riguarda anche le grandi aziende?
No, la procedura e il Fondo sono pensati principalmente per le imprese che non riescono a garantire il pagamento del TFR e delle ultime mensilità ai propri dipendenti. Le grandi aziende hanno spesso strumenti diversi. Il focus resta sulle realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte, più esposte a rischi di liquidità.
Ci sono rischi o svantaggi?
La fase sperimentale prevede un doppio binario fino al 15 settembre 2025. Questo assicura che, in caso di problemi, sia sempre possibile utilizzare la vecchia procedura. Il vero rischio resta quello di non essere informati: chi non aggiorna le proprie pratiche rischia ritardi o errori nella gestione delle domande.
Come si accede al servizio?
Il datore di lavoro (o il suo consulente) può rivolgersi al patronato abilitato che, tramite il nuovo sistema telematico, inserisce i dati richiesti e inoltra la domanda.
Perché questa novità interessa chi guida una piccola impresa?
Ogni cambiamento che taglia i tempi morti, riduce il rischio di errori e offre più controllo è una notizia che conta. Il Fondo di garanzia resta uno strumento di difesa per il datore di lavoro e per il lavoratore. Sapere che la procedura diventa più semplice e accessibile significa poter reagire con prontezza anche nelle situazioni più difficili. Non è solo una questione di moduli: è una questione di scudo, di protezione concreta per chi crea lavoro.