Fondo di garanzia tfr: novità per l’invio delle domande tramite avvocato

Fondo di garanzia tfr: novità per l’invio delle domande tramite avvocato

Dal 23 ottobre 2025, cambia una regola importante per chi deve accedere al Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto (TFR) e ai crediti di lavoro: il servizio per l’invio delle domande, finora riservato ai cittadini, è ora disponibile anche agli avvocati. Questa novità, comunicata dall’INPS con il messaggio n. 3144 del 22 ottobre 2025, interessa da vicino imprenditori e piccoli datori di lavoro che si trovano a gestire casi di insolvenza aziendale e devono garantire ai propri ex dipendenti il pagamento del TFR o di altri crediti di lavoro.

Cos’è il Fondo di garanzia TFR e perché interessa i piccoli imprenditori

Il Fondo di garanzia TFR è uno strumento essenziale per tutelare i lavoratori quando l’azienda non è in grado di pagare il trattamento di fine rapporto o altri crediti da lavoro a causa di crisi o insolvenza. Per i piccoli imprenditori, conoscere le modalità di accesso e le novità operative è fondamentale per gestire correttamente le cessazioni del personale e ridurre i rischi di contenzioso.

Cosa cambia dal 23 ottobre 2025

Da questa data, anche gli avvocati potranno inviare telematicamente le domande di intervento al Fondo di garanzia TFR e al Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare. Questo significa che, oltre ai cittadini, anche i legali incaricati dai datori di lavoro o dai lavoratori potranno gestire la procedura online, semplificando i passaggi e velocizzando le tempistiche.

Per favorire la transizione, fino al 30 novembre 2025 sarà ancora possibile utilizzare la procedura precedente. Dal primo accesso, il sistema richiederà i dati dello studio legale, la PEC e il numero di telefono, come risultano dall’albo professionale.

Perché questa novità conta per chi fa impresa

La possibilità di delegare la domanda a un avvocato offre ai piccoli imprenditori maggiore flessibilità e la sicurezza di affidarsi a un professionista per gestire pratiche delicate, spesso in momenti di difficoltà aziendale. Meno passaggi, meno errori, più difesa degli interessi dell’azienda e dei lavoratori.

Domande frequenti (FAQ)

Chi può presentare la domanda al Fondo di garanzia TFR?
Dal 23 ottobre 2025 possono presentarla sia i cittadini (lavoratori o datori di lavoro) sia gli avvocati incaricati.
Serve la PEC dello studio legale?
Sì, al primo accesso il sistema chiede la PEC, l’indirizzo dello studio e il recapito telefonico registrati presso l’albo.
Si può ancora usare la vecchia procedura?
Fino al 30 novembre 2025 sì, poi sarà obbligatorio il nuovo sistema per gli avvocati.
Questa novità riguarda anche le grandi aziende?
Il servizio è pensato per tutte le aziende, ma è particolarmente rilevante per chi ha meno risorse interne e si affida a consulenti esterni.
Quali sono i vantaggi per i piccoli imprenditori?
Più controllo sulla procedura, possibilità di delegare a un professionista, riduzione degli errori e delle tempistiche.

Cosa fare ora

Se sei un imprenditore e devi affrontare una cessazione o una crisi aziendale, valuta la possibilità di affidare la pratica a un avvocato di fiducia. Il nuovo servizio semplifica la gestione e ti permette di concentrarti su ciò che conta davvero: la ripartenza della tua impresa.

Conclusioni

Le regole cambiano, ma chi fa impresa non può permettersi di perdere tempo tra procedure complicate. Con questa novità, il Fondo di garanzia TFR diventa più accessibile e difende meglio chi crea valore ogni giorno.