
Dal 1° gennaio 2025 cambiano le regole per l’indennità di discontinuità destinata ai lavoratori dello spettacolo. L’INPS, con la circolare n. 101 del 13 giugno 2025, ha introdotto nuovi requisiti che impattano direttamente chi opera nel settore. Se hai una piccola azienda che collabora con artisti, tecnici o altre figure dello spettacolo, queste novità possono influenzare la tua gestione del personale e le aspettative dei tuoi collaboratori.
Cos’è l’indennità di discontinuità per lo spettacolo
L’indennità di discontinuità è una misura di sostegno economico rivolta ai lavoratori del settore spettacolo che vivono periodi senza occupazione. Si tratta di una tutela pensata per chi svolge attività caratterizzate da frequenti interruzioni lavorative, tipiche di questo settore.
Nuovi requisiti dal 2025: cosa cambia
- Essere cittadino UE o straniero regolarmente soggiornante in Italia.
- Residenza in Italia da almeno un anno.
- Reddito IRPEF non superiore a 30.000 euro nell’anno precedente la domanda.
- Almeno 51 giornate di contribuzione accreditata al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) nell’anno precedente.
- Reddito da lavoro prevalente derivante da attività che richiedono iscrizione obbligatoria al FPLS.
- Non aver avuto rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato nell’anno precedente (fanno eccezione i rapporti intermittenti senza indennità di disponibilità).
- Non essere titolare di trattamento pensionistico diretto.
Attenzione: le giornate di lavoro utili al calcolo escludono quelle già coperte da altre indennità (discontinuità, ALAS o NASpI) nello stesso anno.
Impatto per imprenditori e datori di lavoro
Se la tua azienda si avvale di lavoratori dello spettacolo, conoscere questi requisiti è fondamentale. Gli artisti e i tecnici potrebbero chiederti informazioni o documentazione per dimostrare le giornate lavorative. Una gestione chiara delle presenze e dei contratti è ora ancora più cruciale per evitare contestazioni e garantire ai tuoi collaboratori la possibilità di accedere all’indennità.
Il tetto di reddito e il vincolo delle 51 giornate possono influire sulle modalità di collaborazione e sulla programmazione degli ingaggi. Verifica sempre la corretta iscrizione al FPLS e la tracciabilità delle giornate lavorative.
FAQ: domande frequenti dei datori di lavoro
- Devo fornire documenti specifici ai miei collaboratori per la richiesta dell’indennità?
- È importante rilasciare sempre le attestazioni delle giornate lavorate e assicurarsi che i versamenti contributivi siano regolari. Questo facilita la domanda e riduce i rischi di contestazione.
- Le nuove regole valgono anche per i rapporti occasionali?
- Sì, i requisiti si applicano a tutte le tipologie di rapporto che prevedono iscrizione al FPLS.
- Cosa succede se un collaboratore supera il limite di reddito?
- Non potrà accedere all’indennità di discontinuità per quell’anno. È importante informare i propri collaboratori su questa soglia.
- Le giornate di lavoro in altri settori contano?
- No, solo le giornate accreditate al FPLS sono valide ai fini del calcolo.
Come restare aggiornati e tutelare la tua azienda
Le regole nel settore dello spettacolo cambiano spesso e avere un alleato che ti aiuta a interpretare le novità fa la differenza. Se gestisci artisti o tecnici, assicurati di monitorare le presenze, i contratti e i versamenti contributivi. Così difendi sia la tua azienda che i tuoi collaboratori.
Per approfondire, consulta la circolare INPS n. 101/2025 o contatta un consulente specializzato in lavoro nello spettacolo.
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