Mobilità in deroga 2025: nuove regole e controlli per le imprese

mobilità in deroga

Il Ministero del Lavoro ha introdotto importanti novità per la gestione della mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa. Se sei un imprenditore con dipendenti coinvolti in questi trattamenti, questa guida ti spiega cosa cambia, come funzionano i nuovi controlli e cosa devi aspettarti nei prossimi mesi.

Cos'è la mobilità in deroga e chi riguarda

La mobilità in deroga è un trattamento di sostegno al reddito riservato ai lavoratori che hanno perso il lavoro in aziende situate in aree di crisi industriale complessa. Non riguarda i dipendenti pubblici, pensionati o grandi aziende, ma può coinvolgere le piccole imprese che operano in territori colpiti da crisi economiche e industriali.

Cosa cambia con la circolare 16/2025

Dal 2025, le Regioni devono presentare al Ministero del Lavoro un piano regionale dettagliato prima di autorizzare la prosecuzione della mobilità in deroga. Questo piano deve includere:

  • L'elenco nominativo e il codice fiscale dei lavoratori interessati
  • La data di cessazione del precedente trattamento
  • Il periodo di godimento della prosecuzione (data inizio e fine)
  • Il costo stimato del trattamento

Solo dopo l'approvazione del Ministero, la Regione può emanare il decreto di concessione, che viene trasmesso all'INPS tramite il Sistema Informativo Percettori (SIP).

Come funzionano i controlli automatizzati dell'INPS

L'INPS ha attivato controlli automatizzati per verificare la coerenza tra quanto stabilito dalla Regione e la sostenibilità finanziaria comunicata dal Ministero. Se tutto è in regola, il trattamento viene autorizzato. In caso di discrepanze, la procedura si blocca e occorre risolvere le criticità segnalate.

Cosa significa per i piccoli imprenditori

Per chi gestisce una piccola azienda in area di crisi, questa novità significa maggiore attenzione e tempi più certi nella concessione dei trattamenti. Le richieste devono essere precise e documentate, e la Regione deve seguire una procedura chiara e tracciabile. I controlli automatizzati riducono i margini di errore e velocizzano le risposte, ma richiedono dati corretti fin dall'inizio.

FAQ sulla mobilità in deroga 2025

Chi può richiedere la prosecuzione della mobilità in deroga?
I lavoratori di aziende situate in aree di crisi industriale complessa, con requisiti specifici definiti dalla Regione e dal Ministero.
Quanto dura il trattamento in prosecuzione?
La durata viene stabilita nel piano regionale e nel decreto di concessione, in base alle risorse disponibili e alle normative vigenti.
Cosa deve fare l'imprenditore?
Fornire tempestivamente i dati richiesti dalla Regione e monitorare l'iter della domanda. È fondamentale essere precisi per evitare blocchi nei controlli automatizzati.
Cosa succede se ci sono errori nei dati trasmessi?
L'INPS blocca la procedura e segnala le criticità. La Regione e l'azienda devono correggere le informazioni per sbloccare la concessione.
Ci sono rischi di ritardi?
I controlli automatizzati riducono i tempi, ma eventuali errori o mancanze nei dati possono causare stop e ritardi nell'erogazione del trattamento.

Conclusioni

Le nuove regole sulla mobilità in deroga puntano a maggiore trasparenza e rapidità, ma richiedono precisione e attenzione da parte di chi gestisce il personale. Per i piccoli imprenditori, essere informati e pronti è la migliore difesa per proteggere i propri lavoratori e la propria azienda.