
Il nulla osta all’assunzione è l’autorizzazione obbligatoria che consente alle aziende italiane di assumere lavoratori stranieri extracomunitari. Senza questo documento, l’assunzione non è valida e l’azienda rischia sanzioni pesanti. Il nulla osta è rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, dopo una serie di verifiche sui requisiti del datore di lavoro e del lavoratore.
In pratica, il nulla osta è il lasciapassare che permette di trasformare una proposta di lavoro in un contratto regolare. Serve per garantire che l’assunzione rispetti le quote stabilite annualmente dal Decreto Flussi e che il datore di lavoro sia in regola con tutti gli obblighi di legge.
Cos’è il nulla osta all’assunzione
Il nulla osta all’assunzione è un’autorizzazione amministrativa prevista dalla normativa italiana sull’immigrazione (D.lgs. 286/1998 e successive modifiche). Riguarda l’assunzione di cittadini extracomunitari che si trovano fuori dal territorio nazionale e vogliono entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato, stagionale o non stagionale.
A cosa serve il nulla osta
Serve a tutelare sia il lavoratore che l’azienda, assicurando che:
- il lavoratore abbia un contratto regolare e condizioni dignitose;
- il datore di lavoro sia in regola con la normativa fiscale, contributiva e previdenziale;
- vengano rispettate le quote di ingresso fissate dal governo italiano.
Come funziona: la procedura passo per passo
- Domanda online: Il datore di lavoro presenta la richiesta tramite il portale del Ministero dell’Interno, durante le finestre temporali previste dal Decreto Flussi.
- Verifica dei requisiti: Lo Sportello Unico per l’Immigrazione controlla che l’azienda sia in regola (DURC, capacità economica, rispetto delle quote) e che il lavoratore abbia i requisiti richiesti.
- Rilascio del nulla osta: Se tutto è in ordine, viene rilasciato il nulla osta all’assunzione, che il lavoratore dovrà presentare al consolato italiano nel proprio paese per ottenere il visto d’ingresso.
- Ingresso in Italia e firma del contratto: Il lavoratore entra in Italia, firma il contratto e richiede il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Quando è obbligatorio
Il nulla osta è obbligatorio per tutte le assunzioni di lavoratori extracomunitari residenti all’estero, sia per lavoro subordinato stagionale che non stagionale. Non serve invece per cittadini comunitari, familiari di cittadini UE, rifugiati o titolari di protezione internazionale.
Esempio pratico
Un’azienda agricola vuole assumere un lavoratore marocchino per la raccolta stagionale. Presenta la domanda di nulla osta durante il Decreto Flussi, allegando la documentazione richiesta. Dopo le verifiche, riceve il nulla osta, che invia al lavoratore. Il lavoratore ottiene il visto e può entrare in Italia legalmente.
Nulla osta e altri permessi: differenze
- Nulla osta vs permesso di soggiorno: il nulla osta è il primo passo, serve per entrare in Italia; il permesso di soggiorno si ottiene dopo l’ingresso, per lavorare regolarmente.
- Nulla osta vs autorizzazione al lavoro: spesso sono sinonimi, ma il nulla osta è specifico per l’ingresso, mentre l’autorizzazione può riferirsi anche a casi interni.
FAQ sul nulla osta all’assunzione
- Quanto tempo ci vuole? In media, 30-60 giorni, ma dipende dal carico degli uffici.
- Quali documenti servono? Identità e codice fiscale del datore di lavoro, proposta di contratto, DURC, documentazione economica, dati del lavoratore.
- Il nulla osta ha una scadenza? Sì: se il lavoratore non entra in Italia entro il termine indicato, il nulla osta decade.
- Posso assumere senza nulla osta? No, sarebbe un’assunzione irregolare con gravi rischi legali e sanzioni.
- Posso delegare la procedura? Sì, tramite procura a un consulente del lavoro o intermediario abilitato.
Storia e novità recenti
Il nulla osta all’assunzione nasce con il Testo Unico sull’Immigrazione del 1998, per regolare l’ingresso di lavoratori stranieri. Negli ultimi anni, il Decreto Flussi è diventato sempre più centrale, con quote variabili e procedure digitali. Dal 2023, la procedura è interamente online e sono stati introdotti controlli più rapidi per ridurre i tempi di attesa. Le quote sono state aumentate per rispondere alla carenza di manodopera in alcuni settori strategici.