Scheda di infortunio: definizione, obblighi e gestione efficace

Scheda di infortunio: definizione, obblighi e gestione efficace

La scheda di infortunio è il documento obbligatorio che ogni datore di lavoro deve compilare e consegnare al lavoratore in caso di infortunio sul lavoro, anche lieve. Serve a certificare l’avvenuto infortunio e a garantire la corretta gestione degli adempimenti verso INAIL e altri enti, tutelando sia l’azienda che il lavoratore.

Cos’è la scheda di infortunio e a cosa serve

La scheda di infortunio è una dichiarazione scritta, prevista dalla normativa italiana, che riporta tutti i dati essenziali sull’incidente avvenuto durante l’attività lavorativa. Viene compilata dal datore di lavoro o da un suo delegato e consegnata al lavoratore infortunato, che dovrà poi presentarla al pronto soccorso o al medico curante. Questo documento è fondamentale per attivare le tutele assicurative INAIL e per dimostrare che l’infortunio è avvenuto in ambito lavorativo.

Come funziona la scheda di infortunio

La scheda di infortunio deve essere redatta immediatamente dopo l’incidente, indicando:

  • Dati anagrafici del lavoratore
  • Luogo, data e ora dell’infortunio
  • Descrizione dettagliata dell’evento
  • Indicazione delle cause e delle circostanze
  • Dati dell’azienda e del responsabile

Il lavoratore consegna la scheda al medico, che la utilizza per compilare il certificato medico di infortunio INAIL. Questo passaggio è essenziale per la copertura assicurativa e per la corretta gestione delle pratiche di assenza e indennizzo.

Obblighi per il datore di lavoro

Il datore di lavoro è tenuto a:

  • Compilare la scheda infortunio senza ritardi
  • Consegnarla al lavoratore prima dell’accesso alle cure
  • Conservare copia della scheda per eventuali controlli
  • Effettuare la denuncia di infortunio all’INAIL entro 2 giorni dall’evento

La mancata compilazione o la compilazione errata della scheda può esporre l’azienda a sanzioni e contestazioni, oltre a ritardare l’attivazione delle tutele per il lavoratore.

Quando è obbligatoria la scheda di infortunio

La scheda di infortunio è obbligatoria per qualsiasi incidente sul lavoro, anche se apparentemente lieve o senza assenza dal lavoro. È richiesta in tutti i settori e per ogni tipologia di rapporto di lavoro subordinato, compresi apprendisti, lavoratori a termine e stagionali.

Esempio pratico di scheda di infortunio

Mario, operaio di una PMI, si ferisce accidentalmente durante l’uso di un macchinario. Il responsabile compila subito la scheda di infortunio, descrivendo la dinamica e indicando le generalità di Mario. Mario la presenta al pronto soccorso, dove il medico emette il certificato INAIL. L’azienda invia poi la denuncia di infortunio nei tempi previsti.

Differenze con altri documenti simili

  • Denuncia di infortunio: È la comunicazione formale all’INAIL, successiva alla scheda di infortunio.
  • Verbale di infortunio: Documento interno più dettagliato, utile per la ricostruzione dell’evento e le eventuali indagini.

FAQ sulla scheda di infortunio

  • Chi deve compilare la scheda di infortunio? Sempre il datore di lavoro o un suo delegato.
  • Serve anche per infortuni lievi? Sì, la legge non fa distinzione di gravità.
  • Cosa succede se manca la scheda? Il lavoratore rischia di non ottenere le tutele INAIL e l’azienda può essere sanzionata.
  • La scheda va conservata? Sì, per almeno 5 anni.

Storia e novità recenti

La scheda di infortunio nasce per garantire trasparenza e tracciabilità degli incidenti sul lavoro. Negli ultimi anni, con la digitalizzazione dei processi e l’obbligo di invio telematico delle denunce INAIL, il documento resta centrale per la gestione tempestiva degli eventi e la tutela dei diritti di lavoratori e aziende. Restano fermi gli obblighi di compilazione immediata e consegna al lavoratore.

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