Verbale di consegna dpi: obblighi, esempi e gestione efficace

Il verbale di consegna dispositivi di protezione individuale (DPI) è il documento che attesta la consegna dei DPI ai lavoratori, obbligatorio per legge in tutte le aziende dove esistono rischi per la salute e la sicurezza. Questo verbale serve a tutelare sia il datore di lavoro che il lavoratore, certificando che i dispositivi necessari (come caschi, guanti, mascherine, scarpe antinfortunistiche) sono stati forniti e che il lavoratore è stato informato sul loro corretto utilizzo.

Il verbale di consegna DPI è uno degli strumenti chiave nella gestione della sicurezza aziendale. Redigerlo e conservarlo correttamente significa rispettare gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) e proteggere l’azienda da contestazioni e sanzioni in caso di controlli o infortuni.

Cos’è il verbale di consegna DPI

Il verbale di consegna DPI è una dichiarazione scritta, firmata dal datore di lavoro e dal lavoratore, che certifica la consegna dei dispositivi di protezione individuale. Nel documento vengono indicati i dati del lavoratore, la descrizione dei DPI consegnati, la data di consegna e l’attestazione di avvenuta formazione sull’uso corretto.

A cosa serve e perché è obbligatorio

Il verbale di consegna DPI ha una doppia funzione: da un lato dimostra che il datore di lavoro ha adempiuto ai propri obblighi, dall’altro responsabilizza il lavoratore sull’utilizzo dei dispositivi. La sua assenza espone l’azienda a rischi legali e sanzioni amministrative, oltre a rendere più difficile la gestione di eventuali infortuni.

Come si compila il verbale di consegna DPI

  • Dati aziendali: ragione sociale, sede, codice fiscale.
  • Dati del lavoratore: nome, cognome, mansione.
  • Elenco dettagliato dei DPI consegnati: tipo, marca, modello, quantità.
  • Data di consegna e firma di entrambe le parti.
  • Attestazione di formazione sull’uso dei DPI.

È consigliato allegare una copia della scheda tecnica dei dispositivi e della documentazione relativa alla formazione ricevuta.

Esempio pratico di verbale di consegna DPI

Un esempio semplice: il lavoratore Mario Rossi, addetto alla produzione, riceve il 15 marzo 2024 un casco protettivo, un paio di guanti antitaglio e una mascherina FFP2. Firma il verbale dopo aver ricevuto spiegazioni pratiche sull’uso e la manutenzione dei dispositivi.

Quando va aggiornato il verbale di consegna DPI

Il verbale va aggiornato ogni volta che vengono consegnati nuovi DPI, sostituiti quelli danneggiati o scaduti, o cambiano le mansioni del lavoratore. La conservazione deve essere garantita per almeno 10 anni.

Differenze con altri documenti simili

Non va confuso con il registro dei DPI, che è un elenco aggiornato dei dispositivi presenti in azienda, né con il verbale di formazione, che attesta solo l’avvenuta formazione. Il verbale di consegna DPI certifica la responsabilità individuale e la tracciabilità della consegna.

FAQ – Domande frequenti

  • È obbligatorio per tutte le aziende? Sì, in presenza di rischi per la sicurezza previsti dal D.Lgs. 81/2008.
  • Serve anche per i lavoratori occasionali? Sì, se esposti a rischi e dotati di DPI.
  • Posso usare un verbale digitale? Sì, purché garantisca autenticità, integrità e conservazione.
  • Cosa rischio se non lo compilo? Sanzioni amministrative e responsabilità in caso di infortunio.
  • Va aggiornato a ogni nuova consegna? Sì, ogni consegna va tracciata.

Storia e novità recenti

La consegna dei DPI è obbligatoria da decenni, ma il verbale scritto è diventato centrale con l’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008. Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha reso più semplice la gestione e l’archiviazione, anche grazie a piattaforme online e firme elettroniche. L’attenzione è aumentata durante l’emergenza Covid-19, con controlli più serrati sulla consegna di mascherine e altri dispositivi.

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